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Posts Tagged ‘Design’

IBM “The Next 5 in 5″

 

"Five in Five" IBM

Eccoci arrivati alla sesta edizione della “Five in Five” di IBM, appuntamneto annuale, dove le menti più brillandi di Big Blue provano a descrivere come sarà il mondo e l’hi-tech da qui a cinque anni, un po quello che fa Micorsoft con al “future vision”, solo che è in stile “grande blue”.

 

Five in Five è il risultato di un’indagine conoscitiva che IBM ha condotto sui suoi 3.000 ricercatori al lavoro presso l’Almaden Research Center e altrove. La lista dovrebbe portare alla luce idee tecnologiche innovative che hanno la potenzialità di mutare radicalmente il rapporto dell’umanità con l’informatica, i microchip e la vita di tutti i giorni. Arrivati alla sesta edizione Big Blue prova a descrivere come sarà il mondo e l’hi-tech da qui a cinque anni, un po quello che fa Micorsoft con al “future vision”, solo che è in stile “grande blue”.

I cinque temi usciti quest’anno sono :

  • energia verde
  • password corporali
  • lettura del pensiero
  • digital divide
  • nuovo span ad alta utilità

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Microsoft Future Vision 2011

In 5-10 anni, come farà la gente fare le cose al lavoro, a casa o in viaggio?

Come può la tecnologia migliorare la nostra produttività negli anni a venire?

Quali opportunità si presenteranno dalle tendenze in evoluzione e dal cambiamento globale?

Kurt DelBene, presidente, divisione di Microsoft Office, dice che la ragione per la creazione del video è quello di mostrare alla gente come la tecnologia che è disponibile oggi o nella ricerca si trasforma da strumento passivo ad un “assistente attivo” per aiutare noi a “gestire meglio il nostro tempo, a mettere a fuoco la nostra attenzione sulle cose più importanti, e favorire connessioni significative con le persone che si preoccupano per noi”.

Per rispondere a questi quesiti Microsoft ha collaborato con clienti, partner e leader di pensiero in diverse discipline per sviluppare scenari e tracciare la tendenze a lungo periodo, creando questo video come concept per avere un assaggio di quello che verrà.

(prosegui la lettura e guarda il video)
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Quando (solo) il design non basta, opinioni sul NGM Vanity

31 ottobre 2011 10 commenti


Mi è capitato di regalare alla mia ragazza il nuovissimi cellulare Vanity NGM dual sim, il modello con gli Swarovski al posto dei pulsanti.  In genere quando acquisto un oggetti di elettronica tendo sempre a farmi un giro per i forum tentando di capire se fa effettivamente quello che mi serve, ma in questo preciso caso (essendo un regalo) le caratteristiche tecniche non erano decisamente al primo posto nella scala dei valori, ciò che ha prevalso è stato il design che fatto impazzire la mia ragazza… come resistere al primo cellulare pensato per donne che più fashion  non si può ;)

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Donald A. Norman presenta «Vivere con la complessità»

Donald Norman«Dobbiamo essere comprensibili, non semplici»

tratto da : il corriere della sera

«Lo predissi oltre dieci anni fa. E avevo ragione: i computer stanno diventando invisibili».

Donald A. Norman, ingegnere e psicologo, studioso di Scienze cognitive, tra i nomi più illustri nel campo del design, aggiorna la tesi enunciata nel 1998 nel suo The Invisible Computer (Apogeo). Lo anticipa al «Corriere» in occasione dell’uscita in Italia del nuovo libro, Vivere con la complessità (Pearson) e della partecipazione, questa sera, al ciclo di incontri Meet the media guru a Milano (ore 19, Mediateca Santa Teresa).

Il computer però è ancora molto diffuso…
«Non dappertutto: in Cina e Giappone, ad esempio, si usano già oggi più smartphone che pc. Le funzioni del computer verranno sempre più inglobate dentro altri dispositivi, come le cosiddette “tavolette”. Userà il pc in senso classico solo chi, come gli scrittori o gli ingegneri, non potrà fare a meno dello schermo e della Prosegui la lettura…

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La critica del design e il processo creativo


“Tratto da HTML.IT ”

Questa è la traduzione dell’articolo Design Criticism and the Creative Process di Cassie McDaniel, pubblicato originariamente su A List Apart l’11 Gennaio 2011.

La traduzione viene qui presentata con il consenso dell’editore (A List Apart Magazine) e dell’autore.

All’avvio di un progetto, le possibilità sono infinite. Quello schermo bianco può essere sia piacevole che terrificante. In quanto designer, iniziamo a riempire momentaneamente lo spazio disegnando dei pastrocchi e facendo degli esperimenti.

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Sull’ingegneria e il design: una lettera aperta

Bill Buxton Bill Buxton di Microsoft Research fa appello agli ingegneri e designer di esperienza dell’utente affinché imparino ad apprezzarsi tra di loro:

“La soddisfazione dell’utente finale e la qualità dell’esperienza devono essere i pilastri fondamentali di qualunque sistema di valori di un azienda che si rispetti. Ecco perché le organizzazioni devo essere strutturate in modo che gli eventi siano a favore del raggiungimento di questi obiettivi. Le buone intenzioni sono un inizio, ma non sono sufficienti. Degli strumenti appropriati e capacità al massimo degli standard professionali, applicate nel migliore dei modi, sono il necessario.

Qualsiasi progetto di conseguenza ha bisogno di livelli equamente alti di competenza nelle discipline mutuamente dipendenti ma diverse dell’ingegneria e dell’UX. È difficile raggiungere una buona reputazione professionale in entrambe, e non ci sono scorciatoie che permettano di saltare dall’una all’altra: Questo non è posto per principianti.”

link articolo orginale

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Ridisegnamo il nostro telecomando

Siamo costretti a compere ed utilizziare telecomandi estremamente inadatti, scomodi e decisamente poco pratici, ma tutto questo sta per finire ;-) !!!

Ho scovato un interessante articolo (in inglese) dove vi mostra un interessante esempio di modding, che spiega come trasformare un complicato (se non inutile) telecomando in un oggetto facilmente utile, pratico e
perche no anche emozionante. adatto a tutte quelle persone che hanno un certa età oppure poca dimestichezza con le tecnologie.

Non è molto complesso da realizzare (se siete appassionati di bricolage) e le fasi sono semplici :
- smontare il telecomando
- realizzare una mascherina in tessuto
- tirare qualche filo
- inserire il tutto in una protezione plastificata.

La guida è completa e ben dettagliata. Buona lettura.

Perchè il mio telecomando ha cosi tanti tasti?

Iesi sera mi chiedevo perchè il mio telecomando avesse cosi tanti tasti.. pensate ne ha ben 35! Dei quali, per il 99% delle volte, ne suo solamente 5, per la precisione on-off,volume +, volume -, programma + e programma – , si lo so sono svogliato non ho volga di diciate le 3, e dico 3 cifre del canale.

Ed allora mi chiedo il perché, progettare cosi tanti tasti per le poche funzioni di una televisione (telecomando DVD è a parte), pensiamo un attimo hai 35 tasti del mio telecomando e hai 110 tasti della mia tastiera e facciamo una rapida equazione

35 tasti : funzioni della televisione = 110 tasti : funzioni del pc

Che dire è decisamente sproporzionata! E allora continuo a chiedermi perchè cosi tanti tasti?

Proviamo ad analizzare la cosa:

  • Molti tasti per poche funzioni
  • Design poco ergonomico e poco funzionale
  • Troppe informazioni inutili
  • Poco intuitivo (pensate ad un anziano)
  • Troppo ingombrante

Da queste osservazioni posso dedurre che a progettarlo è stato sicuramente un ingegnere con una mente da ingegnere e non un designer con in mente le esigenze dell’utente finale.

Bene ma allora come deve essere un telecomando?

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