Google vuole dare la possibilità di stampare senza driver installati, e come può arrivare a tutto questo? ma chiaramente con il cloud computing.
Mike Jazayeri, che è capo progetto, spiega in questo blog, che dopo il rilascio di Chrom OS molta gente ha sollevato la questione stampe. La comparsa del cloud computing del mobile ha fornito agli utenti l’accesso alle informazioni e ai documenti personali da qualsiasi dispositivo, mentre le stampanti di oggi hanno ancora bisogno di installare i driver di stampa che rendendole inaccessibili dalla maggior parte di questi nuovi dispositivi.
Piuttosto che fare affidamento sul sistema operativo locale (o driver) da stampare, continua Mike Jazayer nel suo post, è possibile utilizzare Google Apps Cloud Stampa per gestire i processi di stampa, prendendosi in carico la spedizione del processo di stampa alla stampante appropriata con le opzioni particolare dell’utente selezionato e restituire lo stato del lavoro per l’applicazione.
Google Cloud Stampa è ancora in fase di sviluppo ma non è che sia l’inizio di un nuovo mondo con periferiche locali “free driver”, senza dover installare niente per poterle utilizzare? proprio come le reti wireless, ovunque vai non devi far altro (a volte) che inserire al password ed il gioco è fatto… mmm…a questo punto visto che non si installeranno più driver immagino che si potranno accedere a qualsiasi dispositivo ovunque tu sia, l’importante è essere dentro la nuvola… mmm… interessante.
Il futuro dell’informatica sarà in mano ai netbook e al cloud computing, quello che (Wikipedia insegna) vede come principali protagoniste un insieme di tecnologie che consentono
l’utilizzo di risorse distribuite (storage, CPU e via discorrendo); la famosa “nuvola”. Il mercato attuale non ha mai subito forti accelerazioni e comunque i successi sono stati pochi e limitati, il campo dei WebOS sembra più adatto al mondo della ricerca e degli “smanettoni” più che per un uso davvero concreto. Sta di fatto che molti progetti sono stati lanciati e molte idee sono al vaglio di società e sviluppatori.
Cloudo semplicemente è il prodotto più recente, ancora in fase beta, si propone come uno dei maggiori WebOS sul panorama mondiale, in grado di favorire cooperazione e condivisione, capace di adattarsi ai più svariati device e browser. Sfrutta le potenzialità di XML e XSLT per l’immagazzinamento e la manipolazione/trasformazione dei dati e ha già attirato a sè le mire di molti developers in giro per la rete.
L’ aspetto grafico di Cloudo e delle diverse applicazioni che mette a disposizione è altamente personalizzabile, i programmi sono installabili tramite il comando Application Manager, sono presenti alcune utility classiche come il calendario, l’agenda, Google maps, un client di posta elettronica (perfettamente funzionate) , c’è anche un “Word” e diversi giochi. Inoltre (cosa degna di nota) ciascun utente può inoltre creare nuove applicazioni mediante un apposito ambiente di sviluppo, anch’esso online, al quale si accede tramite l’icona Dev-tool. Si possono caricare, ma non condividere, i propri file, comprese le immagini e la musica, che vengono visualizzate con appositi programmi, non viene però specificato lo spazio totale a disposizione.
Ormai è un fatto, la tendenza sempre più forte di portare sul web le applicazioni spostandone il loro dominio d’uso, Cloudo è un esempio di come i browser stiano mano a mano conquistando un ruolo di primaria importanza sui computer.
E’ solo un anticipazione della tendenza che si andrà consolidando nel prossimo periodo : il browser web sarà il sistema operativo del futuro.
Per provarlo (e ve lo consiglio) basta collegarvi a http://beta.cloudo.com/ ed effetuare la registrazione!
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