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Posts Tagged ‘Future Vision’

Innovazione e UX di un Core Banking System

Negli ultimi anni della mia carriera ho avuto la fortuna di maturare un’esperienza e una consapevolezza su quei driver di progettazione e di evoluzione dei sistemi che costituiscono la vera chiave di successo nei progetti di sostituzione del core banking system.

Ho avuto la possibilità di seguire e collaborare ad un progetto innovativo, disegnato attorno alle esigenze dell’utilizzatore (impiegato bancario) e del cliente (cliente bancario).

Il prodotto si chiama BankUp e nasce da un’intuizione del tutto singolare sul modo di fare banca e dalla volontà di domare la tecnologia mettendola al servizio dell’utente, il tutto nasce da un “proof-of-concept” dal nome in codice “sensitive banking”.
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Due strategie per semplificare i processi bancari

 

Allegato troverete un interessante articolo, della rivista BancaFinanza dove, a seguito di interessante interviste di delineano diverse strategie per migliorare i processi di business all’interno delle banca ed istituti di credito il tutto passando per IT

 

 

Emergono due strategie spora le altre :

  • User Experience nella parte di front-end del sistema
  • Pulizia del dato

La prima strategia è appunto quella di fornire un unico strumento integrato all’utente bancario (l’impiegato di banca per capirci) capace attraverso con un stile unico di interazione  di accedere a tutte le informazioni o processi necessari e valutare a colpo d’occhio tutta la situazione.

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IBM “The Next 5 in 5″

 

"Five in Five" IBM

Eccoci arrivati alla sesta edizione della “Five in Five” di IBM, appuntamneto annuale, dove le menti più brillandi di Big Blue provano a descrivere come sarà il mondo e l’hi-tech da qui a cinque anni, un po quello che fa Micorsoft con al “future vision”, solo che è in stile “grande blue”.

 

Five in Five è il risultato di un’indagine conoscitiva che IBM ha condotto sui suoi 3.000 ricercatori al lavoro presso l’Almaden Research Center e altrove. La lista dovrebbe portare alla luce idee tecnologiche innovative che hanno la potenzialità di mutare radicalmente il rapporto dell’umanità con l’informatica, i microchip e la vita di tutti i giorni. Arrivati alla sesta edizione Big Blue prova a descrivere come sarà il mondo e l’hi-tech da qui a cinque anni, un po quello che fa Micorsoft con al “future vision”, solo che è in stile “grande blue”.

I cinque temi usciti quest’anno sono :

  • energia verde
  • password corporali
  • lettura del pensiero
  • digital divide
  • nuovo span ad alta utilità

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Microsoft Future Vision 2011

In 5-10 anni, come farà la gente fare le cose al lavoro, a casa o in viaggio?

Come può la tecnologia migliorare la nostra produttività negli anni a venire?

Quali opportunità si presenteranno dalle tendenze in evoluzione e dal cambiamento globale?

Kurt DelBene, presidente, divisione di Microsoft Office, dice che la ragione per la creazione del video è quello di mostrare alla gente come la tecnologia che è disponibile oggi o nella ricerca si trasforma da strumento passivo ad un “assistente attivo” per aiutare noi a “gestire meglio il nostro tempo, a mettere a fuoco la nostra attenzione sulle cose più importanti, e favorire connessioni significative con le persone che si preoccupano per noi”.

Per rispondere a questi quesiti Microsoft ha collaborato con clienti, partner e leader di pensiero in diverse discipline per sviluppare scenari e tracciare la tendenze a lungo periodo, creando questo video come concept per avere un assaggio di quello che verrà.

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La globalizzazione rovesciata e la strategia come creazione del futuro

17 settembre 2010 Nessun commento

Vijay Govindarajan Reverse innovation


«Meglio non puntare su un cavallo morto»

Investire in innovazione significa produrre di più o produrre meglio utilizzando meno risorse? L’innovazione continuerà ad accelerare anche se gli investimenti caleranno a causa della crisi? Dagli anni 70, e fino a ieri, l’innovazione ha viaggiato quasi sempre in una direzione: dall’Occidente industrializzato verso i Paesi meno ricchi. C’è chi si ostina a chiamare questa parte del Pianeta “Terzo mondo”, tradendo una certa età anagrafica, e chi preferisce utilizzare l’espressione “Paesi emergenti” o “in via di sviluppo”, tradendo – a sua volta – una certa visione occidentalista. Le multinazionali, che dalla fine della guerra fredda per tagliare i costi e conquistare nuovi mercati avevano iniziato a spostare i centri di ricerca da ovest a est, hanno innescato – inconsapevolmente – il meccanismo di un’ondata tecnologica in senso inverso, da est verso ovest e da sud verso nord. Per Vijay Govindarajan, tra i maggiori esperti mondiali di strategia e innovazione, questo fenomeno si chiama «reverse innovation», la globalizzazione rovesciata (www.vijaygovindarajan.com). Professore di International Business e Founding director del Center for Global Leadership alla Tuck School of Business del Dartmouth College, Vijay Govindarajan – noto a tutti semplicemente come “VG” – è uno dei pensatori di maggior rilievo della nuova generazione. Da un lato, il mondo industrializzato comincia a fare i conti con la fine del posto garantito, dall’altro – grazie alla convergenza tecnologica – le zone più remote del Pianeta fanno il loro ingresso nel mercato con conseguenze ancora imprevedibili. La “capanna ganese” diventa il nuovo laboratorio di ricerca e sviluppo per nuove applicazioni per i giganti della telefonia. La francese Renault ha introdotto nel mercato nazionale la Logan, prima auto low cost pensata per i Paesi meno ricchi, forse per rispondere alla concorrenza del colosso indiano dell’auto Tata. Microsoft, Alcatel-Lucent, HP, Cisco mettono a frutto case history maturate in Sudafrica, Cina, Qatar, India, Brasile. «Forget, borrow, learn» ovvero «Dimenticare, prendere in prestito, imparare» questo è l’imperativo categorico che “VG” rivolge alle imprese per resistere alla globalizzazione rovesciata.

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La visione del futuro secondo Micorsoft?

Microsoft ha pubblicato un video mostrando come il mondo sarà tra 10 anni.

Future Vision Montage parla di un mondo dove la comunicazione è il centro di tutto e l’informazione è la base di ogni iterazione. Il filmato mostra una realtà in cui i computer e i software renderanno più facile collaborare, condividere idee, e portare con voi i vostri dati in qualsiasi momento.

Bene provate a non emozionarvi

Microsoft’s Future Vision 2019