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Donald A. Norman presenta «Vivere con la complessità»

Donald Norman«Dobbiamo essere comprensibili, non semplici»

tratto da : il corriere della sera

«Lo predissi oltre dieci anni fa. E avevo ragione: i computer stanno diventando invisibili».

Donald A. Norman, ingegnere e psicologo, studioso di Scienze cognitive, tra i nomi più illustri nel campo del design, aggiorna la tesi enunciata nel 1998 nel suo The Invisible Computer (Apogeo). Lo anticipa al «Corriere» in occasione dell’uscita in Italia del nuovo libro, Vivere con la complessità (Pearson) e della partecipazione, questa sera, al ciclo di incontri Meet the media guru a Milano (ore 19, Mediateca Santa Teresa).

Il computer però è ancora molto diffuso…
«Non dappertutto: in Cina e Giappone, ad esempio, si usano già oggi più smartphone che pc. Le funzioni del computer verranno sempre più inglobate dentro altri dispositivi, come le cosiddette “tavolette”. Userà il pc in senso classico solo chi, come gli scrittori o gli ingegneri, non potrà fare a meno dello schermo e della Prosegui la lettura…

Categorie:Design Tag: , ,

il mio infodomestico!

6 marzo 2010 Commenti chiusi

Gli elettrodomestici, nel loro terzo stadio, subiranno un’evoluzione, non parleremo più di elettrodomestico, ma di infodomestico attualmente ogni macchina fotografica, iPod, cellulare o qualsiasi altro oggetto di “tecnologico” (e lo metto di proposito tra virgolette) contiene un chip con potenze di calcolo di gran lunga superiore al computer che ha portato l’uomo sulla luna, perciò il passo è breve e logico, perchè non integrare dei computer all’interno dei nostri elettrodomestici per farli comunicare, interagire, insomma perchè non creare “elettrodomestici intelligenti” che riescono a semplificare e migliorare le funzioni svolte?

Ogni infodomestico  sarà un’estensione dell’uomo, assolverà al meglio ad una sola funzione, assolveranno le funzioni che attualmente oggi sono eseguite manualmente. Le nostre case si stanno sempre maggiormente configurando come ambienti connessi al mondo esterno, la rete invaderà le nostre case  e noi saremmo sempre in contatto con tutto quello che avviene all’interno da qualsiasi posto e in qualsiasi momento (a patto di essere collegati in rete).

Un ottimo libro che parla di questo è “Il Computer Invisibile” di Donald A. Norman, dove afferma che la tecnologia migliore è quella che non si vede, perché è tanto semplice da usare da diventare “trasparente”. Il computer, invece, è ancora intrusivo, frustrante, fin troppo visibile ed esigente: si tratta ancora di un oggetto progettato da tecnologi per tecnologi.

Le cose non devono per forza andare così, dice Donald Norman: ma bisogna ripartire da zero, iniziare con gli apparecchi più semplici (gi “infodomestici”, elettrodomestici ei informazione), centrati sugli esseri umani, dove la tecnologia informatica scompare dietro le quinte per lasciare spazio ad apparecchi adatti a compiti specifici e in grado di conservare tutta la potenza necessaria senza eccessi di complessità. In questo libro Donald Norman spiega come si possa raggiungere un simile risultato: è necessario ripensare alle modalità di sviluppo dei prodotti, alle idee di base, ai criteri di progettazione, che devono adeguarsi ai tre assiomi di base del design – semplicità, versatilità, piacevolezza. Nonostante il libro sia stato scritto nel 2000, ben 10 anni fa, un eternità sulla scala della tecnologia è estremamente attuale e fornisce un immensità di spunti.

Ma cosa c’è di pronto ed alla portata di ogni tasca? Qualcosa c’è con immenso stupore è parecchio efficace e utile… sto parlano del robot, opss scusate infodomestico ROOMBA. Bene ho fatto un semplice calcolo, mi sono chiesto quanto tempo alla settimana perdo per pulire casa, ed è risultato ben 4 ore (si ho una casa grande) e in quelle 4 ore cosa potrei fare? Allora mi sono deciso, ad acquistare uno di questi infodomestici per la precisione ROOMBA 555 al prezzo  di €365.

E’ un gioco da ragazzi programmarlo, anzi parlare di programmazione è troppo, con due semplici click imposti la lingua e l’ora e il gioco è fatto! Lui parte ogni mattina mentre sono al lavoro pulisce tutte le stanze dove trova la porta aperta, una volta finito ritorna alla base per ricaricarsi… semplice, rapido, ma soprattutto efficace!! A me non rimane che svuotarlo e pulirlo ogni 2 tre giorni (10 minuti) e godermi tutto il tempo guadagnato!! Del resto perchè fare IO una cosa quando c’è un infodomestico che può farlo al posto mio? Okey capisco che se dovessi proporlo a mia madre magari non lo vedrebbe di buon occhio e mi risponderebbe con usa serie di affermazioni “ma pulisce meglio di me?ma cosa ci vuole per pulire, posso farlo io! Ma è meglio di una scopa!”  capirei anche la sua riluttanza, ma gli farei il semplice esempio della lavatrice e della lavastoviglie, anche per loro valgono le stesse affermazioni, ma a differenza del ROOMBA lavatrice e lavastoviglie sono entrate nell’ standard collettivo domestico, accettate e riconosciute a tutto tondo.

Perciò prepariamoci ad avere una serie di infodomestici al nostro sevizio che puliranno, cucineranno, lavano e ci renderanno la vita sempre più comoda… ma soprattutto preparatevi ad avere più tempo libero…


Un webOS in una nuvola…

Il futuro dell’informatica sarà in mano ai netbook e al cloud computing, quello che (Wikipedia insegna) vede come principali protagoniste un insieme di tecnologie che consentono
l’utilizzo di risorse distribuite (storage, CPU e via discorrendo); la famosa “nuvola”. Il mercato attuale non ha mai subito forti accelerazioni e comunque i successi sono stati pochi e limitati, il campo dei WebOS sembra più adatto al mondo della ricerca e degli “smanettoni” più che per un uso davvero concreto. Sta di fatto che molti progetti sono stati lanciati e molte idee sono al vaglio di società e sviluppatori.

Cloudo semplicemente è il prodotto più recente, ancora in fase beta, si propone come uno dei maggiori WebOS sul panorama mondiale, in grado di favorire cooperazione e condivisione, capace di adattarsi ai più svariati device e browser. Sfrutta le potenzialità di XML e XSLT per l’immagazzinamento e la manipolazione/trasformazione dei dati e ha già attirato a sè le mire di molti developers in giro per la rete.
L’ aspetto grafico di Cloudo e delle diverse applicazioni che mette a disposizione è altamente personalizzabile, i programmi sono installabili tramite il comando Application Manager, sono presenti alcune utility classiche come il calendario, l’agenda, Google maps, un client di posta elettronica (perfettamente funzionate) , c’è anche un “Word” e diversi giochi. Inoltre (cosa degna di nota) ciascun utente può inoltre creare nuove applicazioni mediante un apposito ambiente di sviluppo, anch’esso online, al quale si accede tramite l’icona Dev-tool. Si possono caricare, ma non condividere, i propri file, comprese le immagini e la musica, che vengono visualizzate con appositi programmi, non viene però specificato lo spazio totale a disposizione.

Ormai è un fatto, la tendenza sempre più forte di portare sul web le applicazioni spostandone il loro dominio d’uso, Cloudo è un esempio di come i browser stiano mano a mano conquistando un ruolo di primaria importanza sui computer.
E’ solo un anticipazione della tendenza che si andrà consolidando nel prossimo periodo : il browser web sarà il sistema operativo del futuro.

Per provarlo (e ve lo consiglio) basta collegarvi a http://beta.cloudo.com/ ed effetuare la registrazione!

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